C’è chi lo bacia per tradirlo, chi lo rinnega al canto del gallo, chi si addormenta mentre lui chiede di pregare con lui… alla fine Gesù rimane solo ad affrontare la croce che oggi è protagonista, ma qualcuno ai piedi della croce rimane… sono sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala, che insieme a Giovanni, sono il segno della chiesa che non abbandona il Signore perché è il suo amore che la lega a sè.

Quella chiesa che oggi siamo noi, chiamati a stare ai piedi della croce in un giorno nel quale comunque non verrebbe celebrata l’eucarestia: oggi infatti la liturgia prevede che la celebrazione sia fatta di silenzio, di adorazione della croce, di preghiera di intercessione.

«Disprezzato e reietto dagli uomini […], egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori […]. Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. […] Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca». Il servo del Signore è l’Agnello che ha preso su di sé il peccato del mondo; é Gesù che nell’orto degli ulivi si è rivolto al Padre dicendo: «[…] non sia fatta la mia, ma la tua volontà» (cf Lc 22, 42); è colui che «umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce» (cf Fil 2)

Durante il rito poniamo nelle nostre case una croce, accanto alla TV dalla quale seguiamo la liturgia. Lasciamogli questo posto centrale e durante la giornata ogni tanto fermiamoci davanti a lui in silenzio e preghiera. Stare presso la croce ci fa riscoprire l’amore con cui Cristo ci ha amato, e ci invita a confortare coloro che oggi sono sulla croce e ci chiedono di restituire a loro l’amore ricevuto. La croce non è debolezza e sconfitta, la croce dà forza. E’ lì il germe della Resurrezione. Cristo ci ha amato patendo.

Vivere guidati dalla forza della Resurrezione ma nella consapevolezza di portare ogni giorno la propria croce, significa vivere ogni giorno potenti dire in ogni momento – come se fosse l’ultimo- tutto è compiuto, ovvero ho seguito la volontà del Signore.

Inginocchiamoci davanti al crocifisso, chiediamo perdono per ciò che ci ha allontanato o distolto da lui, riceviamo dal suo sguardo quella forza dello Spirito che ci rende capaci di Carità.

Possiamo seguire la PASSIONE di GESU’:

con il Patriarca alle ore 16:00 in diretta su canale 13 e 18.

oppure con il Papa in diretta alle ore 18:00 su TV2000 canale 28.

La Via Crucis è invece quella preghiera devozione che il popolo di Dio vive come espressione di vicinanza alla passione di Cristo: quella guidata del Papa sarà trasmessa alle ore 20:50 su Rai1 e su TV2000 canale 28.

Buona giornata e abbiate cura di voi e del prossimo. d.Gianmatteo.